Conoscere Geologia “Efficienza energetica e sistemi di riqualificazione ambientale, intervista al Dott. Grimaldi di Genea”

Leggi l’articolo del 18 giugno 2019 su ConoscereGeologia.it

 

All’indomani del forum Clima ed Energia di Legambiente del 4 giugno u.s., abbiamo intervistato il Dott. Angelo Grimaldi, Presidente di Genea Consorzio Stabile.

 

Il Consorzio Genea si occupa di efficienza energetica e di sistemi di riqualificazione per pubbliche amministrazioni e privati. Impianti industriali, complessi abitativi come condomini e strutture alberghiere possono essere supportati da Genea con attività su come ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2 e di gas serra, oltre a come accedere ad incentivi utili a sviluppare gli interventi.

All’indomani del forum Clima ed Energia di Legambiente, tenutosi a salerno il 4 giugno u.s., abbiamo intervistato il Dott. Angelo Grimaldi, Presidente di Genea Consorzio Stabile, con il quale abbiamo parlato della sua azienda, leader nel settore energetico, e più in generale della situazione ambientale mondiale, in riferimento all’ acclarato riscaldamento globale. Il Dott. Grimaldi si è altresì espresso sulle iniziative atte a contrastare l’acclarato fenomeno del riscaldamento globale e sulle sinergie necessarie per mutare radicalmente la mobilità urbana, ipotizzando l’utilizzo di autoveicoli a trazione elettrica a basso o nullo impatto ambientale.

Per quanto riguarda la situazione più specificamente italiana, e quindi all’avvio di una soluzione per la crisi economica che attanaglia il Paese, Grimaldi si è detto favorevole alla adozione di regole chiare e di semplice applicazione per le assegnazioni di lavori ed appalti, pubblici o privati che siano; magari non condividendone nel pieno il testo, ma comunque normative cui tutti i soggetti coinvolti devono attenersi. Il riferimento, non troppo velato, è verso il nuovo codice degli appalti, da poco legiferato (D.Lgs. n. 50 del 2016 con le successive modifiche ed integrazioni).

Il Dott. Angelo Grimaldi, Presidente di GENEA

Questa la nostra intervista:

Come mai Lei ha ritenuto di sponsorizzare il forum Clima ed Energia di Legambiente del 4 giugno u.s.?

‘’Perché siamo convinti seriamente che il futuro è legato alla preservazione e alla tutela del territorio!’’

 

Lei è il titolare di una Azienda che si occupa in senso lato di tutela ambientale. Ci può indicare quale/quali sono gli aspetti dell’attività che ritiene caratterizzanti per una maggiore tutela dell’ambiente?

 ‘’Le attività caratterizzanti vengono immediatamente dopo la consapevolezza dei cittadini. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, per esempio, i cittadini in primis devono cambiare, iniziando a svolgerla bene e soprattutto informandosi. Sono convinto che immediatamente dopo – prosegue Grimaldi sul tema della differenziata –  le attività da attuare possono essere quelle di studiare quali sono i minori impatti che gli impianti possono avere sulle popolazioni; per esempio sugli impianti a biomasse occorrerebbe fare luce in quanto sono ormai all’avanguardia. Credo che questi impianti possano dare una concreta mano per quanto riguarda soprattutto l’abbattimento delle emissioni che dei costi per le amministrazioni comunali, rimpinguando addirittura le casse comunali.’’

 

I vantaggi economici, sociali ed economici del risparmio energetico in edilizia non è ancora molto compreso nell’immaginario collettivo, pur in presenza di disposizioni di legge che ne favoriscono la diffusione. Ritiene che una campagna capillare di informazione possa produrre utili risultati in questo ambito?

‘’Noi negli ultimi anni abbiamo la fortuna di accedere ad incentivi Statali. Occorre diffondere tra i cittadini e anche tra gli amministratori di condominio che esistono novità in campo legislativo, con i contributi che arrivano dai crediti d’imposta. Noi più volte abbiamo sollecitato le Istituzioni per avere una commercializzazione totale del credito d’imposta. In effetti in questo momento è commerciabile solo attraverso la cessione ai fornitori e alle imprese. Noi stiamo cercando e spingendo, invece, anche a livello di Commissioni Parlamentari, affinché questi crediti d’imposta siano commerciabili liberamente, sia per le imprese, sia cedibili, come crediti, e non solo ai grossi gruppi. Questo sarebbe un grande veicolo, perché incentiverebbe i lavori ai condomini… sarebbe questa una grande spinta economica del Paese. I lavori di carattere energetico aumentano di molto il PIL.’’

Lavori di efficientamento energetico con con cappotto termico

 

Se Lei volesse estendere il Suo campo di azione professionale ritiene che la gestione in senso ecologico dei rifiuti e dei gas di scarico da combustibile possa avere un positivo sviluppo in futuro? In quale modo ipotizza questi interventi?

‘’Per eseguire questi interventi occorre una enorme capacità finanziaria. Ma credo che in futuro potremmo indirizzarci verso la mobilità sostenibile, che è il grosso tema attuale. In effetti sotto l’aspetto dei rifiuti siamo già a buon punto ed esistono grosse aziende che già se ne occupano. Secondo me un settore su cui indirizzare gli sforzi è sicuramente quello della mobilità elettrica, con installazione di infrastrutture che permettono le ricariche, perché di fatto ad oggi non esiste una struttura capillare che consente la ricarica delle auto elettriche. È questo è il tallone di Achille. Ma anche le batterie dovranno avere ancora una miglior performance e un minore costo che credo in 5 anni si abbatterà del 50%.’’

Impianto fotovoltaico di 50 Kw per un Istituto Scolastico

 

Come immagina il futuro del nostro ecosistema tra 10, 20 e… tra 50 anni?

‘’Non riesco a immaginare a breve il futuro per le rapide evoluzioni che si susseguono. Sicuramente Noi siamo positivi. Vedo indicatori positivi come la consapevolezza, da parte delle popolazioni, della necessità di abbattere i consumi e le conseguenti emissioni. Per le emissioni pulite si sta facendo tanto. Per i rifiuti, come detto in precedenza, la raccolta differenziata permette di riutilizzare il rifiuto in modo intelligente ed economico.’’

 

In Campania siamo sempre più Green

Una Campania sempre più green: è quanto emerge dal rapporto Comuni Rinnovabili 2019 presentato ieri da Legambiente nel Salone Bottiglieri di Palazzo Sant’Agostino. Nella nostra regione oltre il 30% dell’energia utilizzata proviene da fonti rinnovabili, provenienti dagli oltre 31mila impianti presenti sul territorio. L’aumento esponenziale delle energie verdi è dovuto innanzitutto – secondo Angelo Grimaldi, responsabile di “Genea”, azienda leader nel settore – alla sinergia sviluppatasi nel corso degli anni tra pubblico e privato, che ha consentito di reperire risorse per attuare una vera e propria rivoluzione verde, per la quale tuttavia la strada da percorrere sembra essere ancora abbastanza lunga.

Dottor Grimaldi, il cambiamento culturale sulle tematiche ambientali è ormai una realtà: il futuro è sempre più ecosostenibile? «Si, la propensione da parte dei comuni e delle istituzioni pubbliche in generale a supportare iniziative, magari attraverso la forma del partenariato pubblico privato, volte alla promozione e allo sviluppo delle energie rinnovabili è cresciuta notevolmente. Nel salernitano come Genea abbiamo avviato proposte progettuali a diversi enti della nostra provincia».

Quali sono gli ostacoli che le aziende operanti nel settore incontrano? «Innanzitutto una nota dolente è rappresentata dalla burocrazia che allunga i tempi e non agevola, per via di una normativa abbastanza lenta e farraginosa, il percorso di investimento in queste fonti energetiche è abbastanza complesso. Occorrerebbe ad esempio rendere commerciabile il credito d’imposta a tutti gli attori della filiera delle costruzioni e dell’impiantistica per poter sviluppare al meglio questo settore, consentendo di liberare un ammontare di risorse eccezionale che ad oggi purtroppo non è sfruttabile da una pluralità di soggetti come invece sarebbe auspicabile che avvenga».

La nostra provincia vanta numeri rilevanti in materia di energie rinnovabili ma emergono alcuni punti di criticità, soprattutto per quanto riguarda le biomasse. Ció è dovuto al l’inerzia delle istituzioni o ad atteggiamenti restii da parte della cittadinanza? «Andrebbe promosso un cambiamento culturale radicale: spesso infatti sono i cittadini che pur essendo sempre più sensibili rispetto al passato alle tematiche ambientali tendono a non avere piena fiducia in alcune tipologie di impianti proprio come quello a biomasse. Occorre una più puntuale sensibilizzazione in materia, c’è poco da aggiungere».

Andrea Bignardi

saler

Rinnovabili, Legambiente: ‘recepire subito le norme UE sulle comunità energetiche’

Rapporto ‘Comuni Rinnovabili’: troppo lenta la crescita dell’energia pulita in Italia, a rischio gli obiettivi al 2030.

Molte luci ma altrettante zone d’ombra nell’Italia delle energie rinnovabili. Per la prima volta dopo 12 anni si riduce la produzione di energia prodotta da solare, eolico, bioenergie, così come vanno lentissimi gli investimenti nel settore.

Tuttavia, la nostra Penisola si conferma tra le nazioni più avanti nel mondo e con le maggiori opportunità su questo fronte, grazie a risorse fossil-free diffuse e differenti da nord a sud: oggi sono circa un milione gli impianti tra elettrici e termici installati in tutti i comuni italiani.

E non smentiamo la nostra fama di Paese del Sole: praticamente in ogni città, grande o piccola, e` installato almeno un impianto fotovoltaico, mentre sono 7.121 quelli del solare termico; 1.489 quelli del mini-idroelettrico (in particolare al centro nord) e 1.028 quelli dell’eolico (soprattutto al centro sud); 4.064 quelli delle bioenergie e 598 quelli della geotermia.

Grazie a questo mix di impianti distribuiti su tutto il territorio, ben 3.054 comuni sono diventati autosufficienti per i fabbisogni elettrici e 50 per quelli termici, mentre sono 41 le realtà che sono già nel futuro, perché sono già rinnovabili al 100% per tutti i fabbisogni delle famiglie. In dieci anni la produzione da rinnovabili è cresciuta di oltre 50 TWh mettendo in crisi il modello fondato sulle fossili, con un contributo delle rinnovabili che è passato dal 15 al 35,1% rispetto ai consumi elettrici e dal 7 al 18% in quelli complessivi. Ma molto di più dovremo fare per stare dentro l’Accordo di Parigi sul clima e purtroppo ci siamo fermati.

È quanto rivela il Rapporto Comuni Rinnovabili 2019 di Legambiente, presentato martedì a Roma, che analizza non soltanto il cambiamento in corso nel sistema energetico italiano e internazionale ma, attraverso il racconto di 100 storie del nostro territorio, dimostra come sia già in atto un percorso di sviluppo e di innovazione radicale dell’autoconsumo e delle comunità energetiche.

Un modello sempre più distribuito che rappresenta una straordinaria opportunità di sviluppo locale in chiave di sostenibilità ed economica circolare, capace di aprire nuove opportunità nelle nostre città e di ridurre importazioni di gas e carbone, oltre che la spesa energetica complessiva.

Ed è quello che, anche alla luce dell’emergenza imposta dai cambiamenti climatici, ci chiede l’Europa: con la direttiva 2018/2011 si apre uno scenario che può portare a un salto di scala nella trasformazione del sistema energetico con ricadute non solo nei diversi settori produttivi, ma che entrerà nelle città e negli edifici, nella mobilità e nelle abitudini delle persone.

“Non possiamo più aspettare: lo sviluppo delle rinnovabili in Italia è praticamente fermo e non ha alcun senso rinviare una scelta che può fermare la febbre del pianeta ed è nell’interesse dei cittadini, delle imprese – dichiara Edoardo Zanchini vicepresidente di Legambiente -.

L’Europa ha definito principi e regole per le comunità energetiche e i ‘prosumer’ (produttori-consumatori) di energia da fonti rinnovabili, grazie alle quali saranno smontate le assurde barriere che oggi impediscono di scambiare energia pulita nei condomini o in un distretto produttivo e in un territorio agricolo. In più si aprirebbero le porte a investimenti innovativi che tengono assieme fonti rinnovabili, efficienza energetica, sistemi di accumulo e mobilità elettrica. La sfida è dunque di entrare al più presto nel merito delle scelte concrete da compiere e che Governo e Parlamento si impegnino a recepire entro il 2019 la direttiva europea”.

Per sostenere questa richiesta Legambiente ha lanciato su Change.org la petizione “Liberiamo l’energia rinnovabile”, indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al vice presidente e Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio per chiedere di aprire subito alle comunità energetiche e all’autoproduzione da rinnovabili e semplificare le procedure per tutti coloro che scelgono di puntare sulle energie pulite.

fonte edilportale.com

Puliamo il mondo: ragazzi e ambiente, la Scala al top

Martedì 16 Ottobre 2018 – Cronache di Salerno : “Puliamo il mondo: ragazzi e ambiente, la Scala al top”

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Tutela e rispetto dell’ambiente, buone pratiche, riduzione dei rifiuti. E’ la sintesi della giornata che il Comune di Scala ha dedicato all’evento “Puliamo il Mondo”, la cui organizzazione ha visto in campo Legambiente Campania e la società Genea Consorzio Stabile dell’imprenditore Angelo Grimaldi. Protagonisti i ragazzi dell’istituto scolastico “Ravello-Scala”, che nella zona dei campetti sportivi hanno effettuato delle attività di pulizia simbolica e hanno appreso, dagli esperti presenti, notizie utili in merito a raccolta differenziata, riduzione dei rifiuti, azioni a difesa dell’ambiente. «E’ stata una giornata molto interessante dal punto di vista formativo e sociale – dichiara Grimaldi, presidente di Genea – perché abbiamo messo insieme ragazzi ed esperti per fare una grande opera di sensibilizzazione in merito alla tutela ambientale». Un’esperienza che sarà certamente ripetuta «e che ci vedrà anche in futuro al fianco di amministrazioni comunali come quella di Scala o enti pubblici – prosegue Grimaldi – che vorranno promuovere azioni di rispetto dell’ambiente. Posso dire che molti Comuni ci hanno manifestato la volontà di organizzare eventi come quello di oggi, il che significa che c’è grande sensibilità verso i temi che promuoviamo”. E il fatto che sia un’azienda a presentarsi come proponente “significa innanzitutto – chiarisce Grimaldi – che avvertiamo profondamente il senso di responsabilità sociale che dovrebbe guidare in generale l’attività d’impresa e, più in generale, siamo convinti che anche quello del rispetto dell’ambiente possa diventare un mercato imprenditorialmente appetibile”. Con un naturale sbocco “verso l’economia circolare, che crediamo sia il futuro della tutela ambientale e di un business legato non alla speculazione ma a profitti socialmente sostenibili e responsabili”. Gli fa praticamente eco Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, che ha partecipato attivamente alla manifestazione di Scala. “Ormai siamo alla 26ma edizione di Puliamo il Mondo – dice – e Scala è uno dei Comuni che maggiormente manifestano sensibilità verso i temi del rispetto e della tutela dell’ambiente. Ai giovani presenti, che ci hanno seguito con attenzione e curiosità, abbiamo illustrato l’importanza della raccolta differenziata e delle buone pratiche ambientali”. Prossimo step, ricorda la Imparato, “sarà la riduzione dei rifiuti, che si lega perfettamente al tema dell’economia circolare. Guardate che qui parliamo di un modello basato sulla riconversione ecologica delle aziende, e direi anche dell’industria, in grado di generare business e occupazione”. Sul sostegno di Genea la Imparato dice che “per fortuna abbiamo imprenditori illuminati come Angelo
Grimaldi, che ha capito perfettamente il valore del rispetto dell’ambiente e del sostegno a questi temi”.

di Vincenzo Senatore

Agenda Tecnica – Genea Consorzio per “Puliamo il Mondo” in Costiera amalfitana

12 Ottobre 2018 – Leggi l’articolo
Legambiente Campania, le istituzioni  e Genea Consorzio Stabile, uniti in “Puliamo il Mondo” in Costiera Amalfitana.

Si terrà il 15 ottobre a Scala (Sa) la manifestazione di volontariato ambientale organizzata sul territorio congiuntamente dalle Istituzioni con l’apporto di Genea Consorzio Stabile, azienda da sempre impegnata nel campo delle energie rinnovabili e della tutela del territorio.

Genea  ha donato il Kit di “Puliamo il mondo” al Comune di Scala,  il paese più antico della Costiera Amalfitana, che vanta numerose bellezze architettoniche, paesaggistiche ed ambientali, in un territorio che va fortemente tutelato e che vede Legambiente impegnata anche su Grande Progetto di difesa del litorale salernitano. 

Il Sindaco Luigi Mansi e l’Assessore all’ambiente Ivana Bottone hanno voluto condividere con gli alunni della scuola primaria e il dirigente dell’Istituto comprensivo Ravello-Scala.

L’evento si terrà il 15 ottobre pv. a partire dalle ore 10.30 presso il Centro Sportivo “A.Mansi”.

Alla manifestazione prenderà parte anche il Presidente di Legambiente Campania Mariateresa Imparato, che si è detta felice dell’adesione sempre più numerosa dei piccoli comuni alle iniziative di Legambiente sul territorio.

Il Presidente di Genea Consorzio Stabile, Angelo Grimaldi, si dice pronto ad essere al fianco delle Istituzioni che desiderano sensibilizzare le buone pratiche di tutela del territorio, mirate soprattutto all’abbattimento di emissioni climalteranti in atmosfera.

Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo.
Portata in Italia nel 1993 da Legambiente, che ne ha assunto il ruolo di comitato organizzatore, è presente su tutto il territorio nazionale grazie al lavoro di oltre 1.000 gruppi di “volontari dell’ambiente”, che organizzano l’iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, aziende, comitati e amministrazioni cittadine.
La campagna di Legambiente, realizzata in collaborazione con la Rai, coinvolge ogni anno migliaia di volontari per ripulire dai rifiuti spazi urbani e aree verdi, spiagge, sentieri. Da sempre questa iniziativa di “pulizia straordinaria” degli spazi pubblici dai rifiuti abbandonati è anche una grande occasione per parlarsi, conoscersi, condividere.

genea

Consorzio Genea si occupa di efficienza energetica e di sistemi di riqualificazione per pubbliche  amministrazioni e privati.  Impianti industriali, complessi abitativi come condomini e strutture alberghiere possono essere supportati con le seguenti attività:

Riduzione dei consumi energetici
Risparmio di energia
Riduzione delle emissioni di CO2 e di gas serra
Accesso ad incentivi utili a sviluppare gli interventi

fonte www.agendatecnica.it

Iniziativa a Scala (SA) “Puliamo il Mondo”, Genea affianca le istituzioni

Legambiente Campania, il Comune di Scala, l’Istituto comprensivo Ravello-Scala e Genea Consorzio Stabile, uniti in “Puliamo il Mondo” in Costiera Amalfitana.

Si terrà il 15 ottobre a Scala, nel territorio della Costiera Amalfitana, la manifestazione di volontariato ambientale organizzata sul nostro territorio congiuntamente dalle Istituzioni con l’apporto di Genea Consorzio Stabile, azienda da sempre impegnata nel campo delle energie rinnovabili e della tutela del territorio che ha donato il Kit di “Puliamo il mondo” al Comune di Scala.

Il Sindaco Luigi Mansi e l’Assessore all’ambiente Ivana Bottone hanno voluto condividere con gli alunni della scuola primaria e il dirigente dell’Istituto comprensivo Ravello-Scala. L’evento si terrà a partire dalle ore 10.30 presso il Centro Sportivo “A.Mansi”.

Alla manifestazione prenderà parte anche il Presidente di Legambiente Campania Mariateresa Imparato, che si è detta felice dell’adesione sempre più numerosa dei piccoli comuni alle iniziative di Legambiente sul territorio.

Il Presidente di Genea Consorzio Stabile, Angelo Grimaldi, si conferma pronto ad essere al fianco delle Istituzioni che desiderano sensibilizzare le buone pratiche di tutela del territorio, mirate soprattutto all’abbattimento di emissioni climalteranti in atmosfera.

 

Il Vescovado – “Puliamo il Mondo”, a Scala le buone pratiche ambientali con presidente Legambiente Campania

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11 Ottobre 2018 – “Puliamo il Mondo”, la grande iniziativa di Legambiente in cui i volontari di tutto il mondo ripuliscono, valorizzano e conservano i propri territori, fa tappa a Scala. Lunedì 15 ottobre per gli alunni della scuola primaria e secondaria dell’Istituto comprensivo Ravello-Scala appuntamento alle 10.30 presso il Centro Sportivo “Antonio Mansi”. Saranno loro i protagonisti della giornata “green” promossa dall’Amministrazione Comunale del sindaco Luigi Mansi e Legambiente, con l’apporto di Genea Consorzio Stabile, azienda salernitana da sempre impegnata nel campo delle energie rinnovabili e della tutela del territorio.

Ai ragazzi verrà donotao un kit con pettorina, cappellino e guanti per poter ripulire, in manier asimbolica, le aree circostanti da aventuali rifiuto o sterpaglie. Poi lezioni en plein air al centro del campo su corretro conferimento dei rifiuti e buone pratiche ambientali.

Alla manifestazione prenderà parte anche il Presidente di Legambiente Campania Mariateresa Imparato, soddisfatta dell’adesione sempre più numerosa dei piccoli comuni alle iniziative di Legambiente sul territorio.

Per l’ Assessore all’ Ambiente del Comune di Scala, Ivana Bottone, sempre attenta in questi anni a promuovere la cultura del rispetto dell’ ambiente e la tutela del territorio (come la sensibilizzazione anche sulle buone pratiche della raccolta differenziata dei rifiuti) «Quest’anno abbiamo voluto aderire alla campagna di Legambiente grazie alla collaborazione con il Consorzio Genera, offrendo così la possibilità ai nostri ragazzi di avvicinarsi a realtà che sono attive nel campo ambientale, abbiamo inteso promuovere questa attività all’ aperto e non in classe come fatto negli anni precedenti».

Il Presidente di Genea Consorzio Stabile, Angelo Grimaldi, si dice pronto ad essere al fianco delle istituzioni che desiderano sensibilizzare le buone pratiche di tutela del territorio, mirate soprattutto all’abbattimento di emissioni climalteranti in atmosfera.

Legambiente promuove l’installazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche

Anche Genea Consorzio è favorevole all’incentivo dell’installazione di colonnine di ricarica in edifici e locali esistenti con una detrazione del 50% come nel caso delle ristrutturazioni edilizie, come promosso da Legambiente.

Secondo l’associazione ambientalista, l’attuazione di quest’incentivo nella Manovra 2019 premierebbe la mobilità virtuosa e risponderebbe al principio “chi inquina paga” del punto 27 del “Contratto di Governo del cambiamento”.

L’incentivo proposto da Legambiente dovrebbe avere un funzionamento simile a quello previsto per le ristrutturazioni edilizie: i privati che decidono di installare delle colonnine elettriche nei propri condomini o nei locali e nei garage di loro proprietà potranno beneficiare detrazione del 50% delle spese da recuperare in 10 anni.

Colonnine di ricarica ed efficienza energetica: le norme in vigore

La proposta di Legambiente potrebbe tramutarsi in pratica in quanto la direttiva 2018/844/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia (che tratta il tema delle colonnine di ricarica per le auto elettriche) prevede che gli Stati membri adottino misure volte a semplificare le procedure amministrative e l’accesso agli incentivi per l’installazione dell’infrastruttura di ricarica.

In base alla nuova norma europea, le colonnine di ricarica dovranno essere installate in tutti gli edifici (sia residenziali sia a destinazione diversa) di nuova costruzione e in quelli sottoposti a ristrutturazioni rilevanti.

L’obbligo non sussiste, però, per gli edifici esistenti e per i permessi di costruire presentati entro il 10 marzo 2021, se si rischia di compromettere la stabilità della rete locale o se il costo delle installazioni di ricarica e di canalizzazione superi il 7 % del costo totale della ristrutturazione importante dell’edificio.

In Italia dal 1° gennaio 2018 il titolo abilitativo per i nuovi edifici è vincolato alla predisposizione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli.

Colonnine per la ricarica elettrica: un mercato in espansione

A That’s Mobility, evento dedicato alla e-mobility, è stato presentato l’E-Mobility Report 2018 in cui si evidenzia come “nell’ultimo anno il settore ha registrato una crescita significativa sia dal punto di vista dei volumi di vendite di auto elettriche sia da quello infrastrutturale”.

Secondo il rapporto, in Italia si possono stimare a fine 2017 circa 2.750 punti di ricarica pubblici a norma (+750 sul 2016), dei quali il 16% (443) high power, distribuiti in circa 1.300 colonnine.

Nonostante la crescita registrata nell’ultimo anno, l’attuale infrastruttura di ricarica non è diffusa in modo omogeneo sul territorio italiano, con un divario evidente fra il Sud e le altre aree del Paese e con differenze notevoli anche fra regione e regione: circa il 10% dei punti di ricarica complessivi sono localizzati per quasi due terzi al Nord (63%), poco più di un quarto al Centro (28%) e meno di un decimo al Sud e Isole (9%). La maggior parte delle installazioni è localizzata nei contesti urbani (50%) e nei punti di interesse (45%), mentre fuori dalle città ce ne sono ancora poche (5%), anche se la minore diffusione è compensata dalla maggiore velocità di ricarica.

Secondo eV-Now!, Ente Privato di Ricerca, Sviluppo e Promozione della Mobilita’ Elettrica, il condominio del futuro è quello che unisce la generazione elettrica all’autoconsumo condominiale, con un allacciamento dedicato alla ricarica dei veicoli elettrici connesso agli impianti rinnovabili installati in condominio (fotovoltaico, eolico, biomassa).

(fonte edilportale.it)

Nelle isole minori solo 1% dell’energia è rinnovabile

Le 20 isole minori italiane hanno potenzialità di produzione da rinnovabili particolarmente elevate, ma non vengono sfruttute, questo evidenzia il secondo dossier “Isole sostenibili” di Legambiente.

In nessuna isola minore i consumi elettrici soddisfatti con fonti pulite superano il 4% del totale, mentre nel resto d’Italia si è oltre il 32%. Nel complesso, la media della copertura del fabbisogno con fonti energetiche rinnovabili è inferiore all’1%; l’eolico è presente solo a Pantelleria con due micro generatori.

L’organizzazione ambientalista prende in esame 20 isole abitate e non connesse alla rete elettrica nazionale: Capraia, Capri, Levanzo, Favignana, Marettimo, l’Isola del Giglio, le Tremiti, Lampedusa, Linosa, Pantelleria, Salina, Lipari, Stromboli, Panarea, Vulcano, Alicudi, Filicudi, Ponza, Ventotene e Ustica. L’analisi, oltre all’elettricità, riguarda la gestione dei rifiuti, l’approvvigionamento d’acqua e la mobilità.

Per quanto concerne i rifiuti, la raccolta differenziata si attesta in media al 29% e potrebbe essere raddoppiata, anche con sistemi di raccolta e riciclo in loco per alcune filiere. Solo Pantelleria, Ventotene e Capri – osserva Legambiente – superavano nel 2016 la media nazionale del 52,5%. Sul fronte delle risorse idriche, “occorre ridurre i consumi, recuperando gli sprechi e le perdite di rete che sono in media del 40%”, sottolinea l’organizzazione. Tre quarti delle nostre isole minori, inoltre, non hanno alcun sistema di trattamento delle acque reflue.

Per affrontare queste criticità e affrettare il passo del cambiamento, Legambiente propone di creare presso il ministero dell’Ambiente una cabina di regia per accompagnare ogni isola nella realizzazione degli obiettivi che riguardano l’energia, i rifiuti, l’acqua e la mobilità sostenibile.

(fonte ANSA)