Concessione di contributi per le piccole e medie imprese in Campania

E’ in vigore il programma regionale, cofinanziato dal MISE, per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001 da parte delle PMI.

Il programma regionale prevede tre tipologie di azioni, ammissibili ai fini del contributo, da realizzarsi in una o più delle sedi operative (fino a un massimo di 10 sedi) situate nel territorio della Regione Campania:

  • Azione A
    Realizzazione di una diagnosi energetica conforme ai requisiti previsti dall’Allegato 2 del Decreto Legislativo n. 102/2014;
  • Azione B
    Realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico con tempo di ritorno economico inferiore o uguale a quattro anni, previsti dalla diagnosi energetica (come documento a sé stante oppure a corredo della certificazione ISO 50001)
  • Azione C
    Adozione del sistema di gestione dell’energia (SGE) conforme alla norma ISO 50001.Il Piano di investimento dovrà essere costituito obbligatoriamente almeno dalle Azioni A e B. L’azione C è facoltativa ma costituisce requisito di priorità.

 

Chi può partecipare?

Acune attività economiche sono state escluse dal finanziamento, tra cui:

  • imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura
  • imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli;
  • imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
  •  attività connesse all’esportazione verso paesi terzi

Un’impresa svolga molteplici attività non tutte riconducibili ai settori esclusi, la stessa potrà beneficiare dell’aiuto per le sole attività riconducibili ai settori inclusi a condizione che sia garantita la separazione delle attività o la distinzione dei costi e che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficino delle sovvenzioni concesse.

Possono presentare domanda le PMI con sede legale e/o unità operativa nella Regione Campania e regolarmente costituite da almeno due anni.

Al fine di verificare l’appartenenza dell’impresa richiedente ad una delle attività ammissibili, si farà riferimento al codice ATECO primario/prevalente della sede/unità produttiva in cui si realizza l’intervento rilevato dalla visura camerale. Inoltre sarà necessario non avere in precedenza usufruito di altri finanziamenti pubblici finalizzati alla realizzazione, anche parziale, delle stesse spese previste nel progetto ed avere la piena disponibilità dell’immobile nell’ambito del quale viene realizzata l’iniziativa (proprietà, locazione, uso, usufrutto, comodato, diritto di superficie, etc.). Il titolo di disponibilità dovràavere una durata residua minima di 5 anni.

Per poter presentare la domanda è necessario possedere la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare che dovrà essere comprovata dai fatturati degli ultimi due anni ciascuno almeno pari all’importo del piano di investimento da realizzare e da idonee referenze bancarie, nonchè possedere la capacità operativa ed amministrativa in relazione al piano di investimento proposto che dovrà essere comprovata da una relazione contenente la descrizione dei principali investimenti realizzati negli ultimi due anni.

L’intensità massima di aiuto concedibile è pari al 50% dei costi e sono ammissibili esclusivamente i Piani di investimento aziendale con un importo uguale o superiore a € 50.000,00.
Il contributo massimo che potrà essere riconosciuto sarà pari al:

  • – 50% delle spese ammissibili per la diagnosi energetica fino a un contributo massimo complessivo di € 5.000,00 (Azione A);
  • – 50% delle spese ammissibili dell’intervento di efficientamento energetico fino a un contributo massimo complessivo di € 100.000,00 (Azione B);
  • – 50% delle spese ammissibili per l’adozione del sistema di gestione ISO 50001 fino ad un massimo complessivo di € 10.000,00 (Azione C).

Per maggiori informazioni consulta il Bollettino ufficiale della Regione Campania o contatta lo staff di Genea Consorzio Stabile.

Risparmio energetico, aperte le domande per le imprese del Sud

Da oggi le imprese del Sud possono presentare la domanda di contributo per il bando previsto dal Decreto 7 dicembre 2016 che stanzia 100 milioni di euro per l’efficientamento energetico delle aziende in Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

Genea Consorzio Stabile fornisce ai propri clienti supporto nella formulazione delle domande di contributo per il risparmio energetico, che possono essere inviate esclusivamente online, attraverso la piattaforma Invitalia dedicata. L’impresa (o la rete di imprese) proponente può presentare domanda online attraverso il suo rappresentante legale o un procuratore speciale.
Per presentare domanda di agevolazione è necessario necessario registrarsi alla piattaforma dedicata di Invitalia, e, una volta registrati, accedere all’area riservata per compilare direttamente online la domanda. Invitalia valuterà i progetti e procederà all’erogazione delle agevolazioni, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Il bando incentiva programmi di sviluppo che consentano la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive del Sud.
Possono accedere alle agevolazione le imprese, di qualunque dimensione, che realizzano programmi di sviluppo riferibili ai settori d’impresa qualificabili come energivori.
È previsto, inoltre, che possano beneficiare delle agevolazioni per il risparmio energetico anche le imprese, di qualunque dimensione, qualificabili come a forte consumo di energia e rientranti nell’elenco istituito presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA).

Tra le attività ammissibili, quelle per la: fabbricazione di porte e finestre in legno, fabbricazione di altri elementi in legno e di falegnameria per l’edilizia, realizzazione di mattoni, tegole ed altri prodotti per l’edilizia in terracotta, produzione di cemento, calce e gesso, trattamento dei rifiuti ecc.
L’investimento potrà essere realizzato nelle regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, con esclusione dei progetti di ricerca, sviluppo e innovazione
Tra le varie tipologie di finanziamento sono previsti:

  • contributo a fondo perduto in conto impianti;
  • contributo a fondo perduto alla spesa;
  • finanziamento agevolato;
  • contributo in conto interessi.

L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione d’impresa.

(fonte www.costruttori.sa.it)