L’Italia si colloca al nono posto nella classifica pubblicata dall’U.S. Green Building Council (USGBC), tra i dieci migliori Paesi al mondo per edifici certificati LEED nel 2022. Si tratta di un risultato davvero molto prestigioso, che manifesta concretamente lo sforzo messo in campo per accelerare il percorso di transizione verso uno sviluppo pienamente sostenibile nel settore edile. Si tratta di un traguardo di grande impatto, che si pone in continuità con quanto conseguito negli anni precedenti. Nel 2022 in Italia sono stati certificati 96 progetti LEED per una superficie totale di oltre 1,34 milioni di metri quadrati lordi.

La certificazione LEED, acronimo di Leadership in Energy and Environmental Design, è un certificato di valenza mondiale che valuta l’impatto ambientale di un’opera tramite criteri relativi alla progettazione, costruzione e manutenzione. Viene fornita dall’USGBC ed è composta da varie sottocategorie,  seconda che ci si riferisca ad edifici già costruiti oppure di nuova costruzione.

Un edificio, perché possa ottenere la certificazione LEED, deve soddisfare precisi requisiti di efficienza energetica, inerenti a vari aspetti (igiene ambientale, sostenibilità del luogo dove è ubicato, tecnologia), e ogni categoria deve avere almeno un punteggio minimo richiesto.

Il certificato LEED è stato introdotto allo scopo di promuovere i seguenti obiettivi ecologici:

  • Ridurre le emissioni mondiali
  • Utilizzare materiali bio-sostenibili
  • Promuovere la biodiversità
  • Proteggere le risorse d’acqua
  • Rendere più salubri gli ambienti
  • Per essere in linea con i requisiti della certificazione, un immobile deve:
  • Utilizzare tecnologie all’avanguardia
  • Avere un impatto ambientale moderato ed essere in armonia col contesto
  • Usare materiali eco-sostenibili
  • Proteggere il benessere fisico degli utenti
  • Ottimizzare l’utilizzo d’acqua
  • Utilizzare fonti energetiche rinnovabili

La certificazione LEED ha un approccio olistico perché non prende in considerazione le singole categorie di risparmio energetico, ma ne considera la relazione vicendevole. Per ottenere la certificazione energetica LEED bisogna dimostrare di possedere requisiti ben precisi, riguardante queste categorie:

  • Energia e Atmosfera
  • Acque, Materiali e Risorse
  • Salute Ambientale Interna
  • Qualità delle Acque
  • Sostenibilità del Sito
  • Innovazione nella Progettazione
  • Progetto Regionale
  • Energia Rinnovabile

Nel corso degli anni, dunque, l’Italia è riuscita a confermare la propria presenza all’interno della classifica individuata dall’USGBC a livello internazionale. Si tratta di un chiaro segnale di un cambiamento culturale che diviene sempre più convinto e radicato, generando una crescente domanda di edifici green certificati, capaci di ridurre l’impatto ambientale, garantendo la salute e il benessere delle persone che li vivono.

Stiamo assistendo al concretizzarsi di una dinamica transizione verso un ambiente costruito capace di minimizzare il proprio impatto in attuazione degli obiettivi del Green Deal europeo al 2050. È unn percorso, quello verso un’edilizia compiutamente a emissioni zero, che in Italia viene ulteriormente stimolato anche da specifici provvedimenti legislativi emanati proprio in questi ultimi anni, quali i Criteri Ambientali Minimi e dalle procedure di rendicontazione richieste per gli investimenti nell’ambito del PNRR.

La presenza dell’Italia nella classifica pubblicata dall’USBGC è il riconoscimento della corretta direzione degli investimenti sostenuti, è necessario ora consolidare sforzi e risorse per accelerare il cambiamento verso un’edilizia sempre più sostenibile e climaticamente neutrale.

PER APPROFONDIRE: