Prorogati ecobonus, bonus ristrutturazioni e bonus mobili. Debutta il Bonus Facciate del 90%.

Al panorama delle detrazioni fiscali per la casa si aggiunge dal 2020 il bonus facciate per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici. Prorogati inoltre l’ecobonus, il bonus ristrutturazioni e il bonus mobili. Per contrastare l’evasione fiscale sarà avviato il “piano cashless”, con sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti con carte di credito o bancomat.

Sono questi i principali contenuti del Documento programmatico di bilancio del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Le misure confluiranno nel ddl di bilancio e nella bozza di Decreto Fiscale, che hanno ottenuto il via libera, salvo intese, del Consiglio dei Ministri.

Bonus facciate 90%, debutto per il 2020

Novità assoluta della Manovra 2020 è il “bonus facciate”, che incentiverà con una detrazione del 90% la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici. Si tratta di una nuova detrazione, che per il momento sarà attiva solo nel 2020 e si accompagnerà al pacchetto dei bonus per la riqualificazione energetica ed edilizia degli edifici.

Secondo il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che aveva proposto una misura analoga già nel 2015, si tratta di una “norma coraggiosa che renderà più belle le città italiane”.

Ecobonus 65% e 50% prorogato a fine 2020

Prorogata la detrazione Irpef e Ires per la riqualificazione energetica degli edifici. Dal momento che la manovra è stata approvata “salvo intese”, non si conoscono con precisione i dettagli, ma la proroga sarà annuale. Non hanno avuto seguito le ipotesi di proroga biennale.

Bonus ristrutturazioni 50% anche nel 2020

Prorogata per un altro anno anche la detrazione fiscale per la riqualificazione edilizia degli immobili. L’intenzione di prorogare la misura era stata già annunciata dal Governo per dare respiro alle imprese del settore edile. Nei giorni scorsi era in campo l’ipotesi di stabilizzare il bonus.

Bonus mobili, un anno in più

Anche per il 2020 sarà incentivato l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione della propria abitazione. Il Governo nei giorni scorsi non l’ha mai citata espressamente, tanto da far dubitare sulle intenzioni di prorogarla.

Investimenti e ambiente, 50 miliardi in 15 anni

Saranno istituiti due nuovi fondi per finanziare gli investimenti dello Stato e degli enti territoriali e un fondo per contribuire, con garanzie, debito o apporto di capitale di rischio, alla realizzazione di investimenti privati sostenibili nell’ambito del green new deal. A queste risorse vanno aggiunte quelle relative al sostegno degli investimenti privati sotto forma di contributi e di incentivi. Per l’attuazione di queste misure saranno stanziati 10,5 miliardi in tre anni, per arrivare a una dotazione di 50 miliardi in quindici anni.

Sud

Saranno destinate risorse ad interventi per incentivare gli investimenti delle imprese, alle infrastrutture sociali e al risparmio energetico nelle regioni del Mezzogiorno.

Imprese e innovazione

Saranno stanziate le risorse per prorogare gli incentivi del programma “Industria 4.0” per sostenere gli investimenti privati e favorire il rinnovo dei sistemi produttivi: tra questi il Fondo centrale per le piccole e medie imprese, il super e l’iper ammortamento per beni tecnologici, software ed economia circolare, il rifinanziamento della legge Sabatini, il credito di imposta per la “Formazione 4.0”.

Piano cashless

Nel giro di tre anni, il limite all’utilizzo del contante scenderà da 3mila a 1000 euro. Per il 2020, il limite sarà 2mila euro. Parallelamente, saranno incentivati i pagamenti elettronici con una serie di strumenti. Tra questi il super bonus da 3 miliardi, ribattezzato dal Governo “regalo della Befana”, che sarà pagato nel 2021 a chi utilizza strumenti di pagamento tracciabili nei settori in cui è ancora molto diffuso l’uso del contante, e l’istituzione di estrazioni e premi speciali per le spese pagate con moneta elettronica.

Multe per chi non accetta carte e bancomat

Saranno applicate sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti con carte di credito o bancomat. In base alla bozza di decreto fiscale, la sanzione sarebbe pari a 30 euro aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento con carte.

FONTE: EDILPORTALE

Il sistema di GENEA è incentrato sostanzialmente su un know how che viene da lontano. Il capostipite ha iniziato ad operare nel campo dell’edilizia nei primi anni del secolo scorso. Una delle aziende socie del CONSORZIO GENEA, è stata fondata nel 1951 dal figlio e, da allora si è mantenuta al passo con i tempi, coadiuvata a sua volta, dai suoi due figli, anch’essi affascinati dal settore edile e dalla tradizione che sentivano e sentono di dover continuare ad affermare, con professionalità ed innovazione.