Genea ti aspetta a Rimini dal 22 al 24 marzo 2023 per la fiera K.E.Y Energy

Genea sarà presente come espositore presso la fiera “K.E.Y. Energy – The energy Transition Expo” a Rimini, che si terrà per la prima volta dal – padiglione D5/062.

Il cambiamento climatico e l’innalzamento dei costi dell’energia stanno accelerando la trasformazione energetica che interessa specialmente l’Europa e l’area del Mediterraneo. L’obiettivo fissato dalla UE circa la carbon neutrality (2050) potrà essere raggiunto soltanto con un impegno che coinvolga anche la costa del continente africano che si affaccia sul Mediterraneo, in cui l’Italia occupa un ruolo più che strategico.

In un format sempre più internazionale, Genea vuole inserirsi portando la propria pluriennale esperienza sul campo, proponendo soluzioni integrate e innovative al passo coi tempi e servizi tali da guidare la transizione verde, puntando alla neutralità dei combustibili fossili in favore di fonti di energia rinnovabile.

Genea per il sesto anno ad EnergyMed Napoli 2023

Dal 30 marzo al 1 aprile Genea sarà presente per il sesto anno alla Mostra d’Oltremare di Napoli ad EnergyMED, la mostra convegno sulle fonti rinnovabili presso il padiglione 6 stand n.16-18.

È sempre difficile districarsi tra i finanziamenti volti al risparmio energetico, e il consorzio Genea conosce bene le problematiche che enti pubblici e privati devono affrontare nella scelta delle migliori soluzioni per l’efficientamento energetico e per l’ottenimento degli stessi. Per questo Genea si occupa sia del reperimento delle risorse finanziarie necessarie, attraverso l’accesso a fondi, che dell’esecuzione di diagnosi energetica, dello studio di fattibilità e della progettazione fino alla realizzazione dell’intervento, e resta al fianco ai suoi clienti anche durante le fasi successive, per la manutenzione e il supporto post-intervento.

I principali servizi offerti sono la progettazione su misura dell’efficientamento energetico, l’analisi dell’esigenza energetica, il monitoraggio delle performance da remoto ed il facility management.

Molti enti pubblici, come Comuni e Scuole si rivolgono a Genea Consorzio Stabile per il miglioramento dell’efficienza energetica. Anche industrie e imprese private, scelgono i nostri servizi per l’innovazione tecnica proposta, come l’applicazione della domotica e per l’affiancamento nell’accesso a crediti d’imposta e per la realizzazione delle opere di adeguamento.

Attraverso i suoi consorziati, Genea si è occupata dell’efficientamento energetico con realizzazione di cappotti termici, infissi a risparmio energetico ed impianti fotovoltaici presso alcuni prestigiosi istituti di istruzione superiore operando in Campania, Basilicata, Molise, Toscana e Abruzzo.

La crescente domanda in questo settore e struttura aziendale di Genea consente la copertura su più Regioni italiane e rendendola un partner affidabile su tutto il territorio.

 

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CHI SIAMO

Genea Consorzio Stabile fornisce servizi per migliorare l’efficienza energetica di impianti o edifici di aziende e pubbliche amministrazioni.  Genea è una ESCo “Energy Service Company” e si occupa della diagnosi, il progetto, l’affiancamento nell’accesso a finanziamenti a fondo perduto, l’esecuzione degli interventi e la gestione energetica post-intervento.

GENEA e Federesco a colloquio con il Presidente della Commissione Finanze della Camera Osnato

GENEA e Federesco insieme a Montecitorio per portare le istanze della categoria riguardo il Superbonus e soprattutto chiedere la omogeneizzazione di tutti bonus in vigore per il mercato dell’edilizia e della efficienza energetica.

Di seguito il comunicato di Federesco:

Federesco ha incontro il Presidente della VI Commissione permanente Finanze della Camera, l’On. Osnato, insieme all’On. Massimiliano De Toma. Al centro dell’incontro ci sono stati i temi legati al Superbonus – con particolare attenzione alla questione della cessione dei crediti su cui il Governo pone particolare riguardo – alla gestione futura della misura, dove si è sottolineata l’importanza di prolungare queste norme anche a favore di Onlus ed Edilizia Residenziale Pubblica, all’individuazione di tutti i bonus edilizi in un unico codice delle norme normalizzando gli oltre 900 incentivi esistenti. Infine si è discusso sui temi dell’efficienza energetica e sulla necessità di chiarire le tematiche connesse alla gestione del GSE. Il Presidente Osnato ha riconosciuto l’importanza di dare risposte certe il prima possibile per risolvere questi problemi e ha ringraziato la Federazione e i suoi Associati per le istanze a lui fatte pervenire, augurandosi di mantenere uno stretto rapporto di collaborazione con noi.

Un particolare ringraziamento va al Presidente On. Osnato, all’On. De Toma, al presidente Federesco Claudio Ferrari ed ai colleghi presenti.

Genea e Federesco anche quest’anno insieme a K.E.Y. Energy Rimini 2023: focus sulla transizione verde

Genea sarà presente come espositore presso la fiera “K.E.Y. Energy – The energy Transition Expo” a Rimini, che si terrà per la prima volta dal 22 al 24 marzo 2023 – padiglione D5/062.

Il cambiamento climatico e l’innalzamento dei costi dell’energia stanno accelerando la trasformazione energetica che interessa specialmente l’Europa e l’area del Mediterraneo. L’obiettivo fissato dalla UE circa la carbon neutrality (2050) potrà essere raggiunto soltanto con un impegno che coinvolga anche la costa del continente africano che si affaccia sul Mediterraneo, in cui l’Italia occupa un ruolo più che strategico.

In un format sempre più internazionale, Genea vuole inserirsi portando la propria pluriennale esperienza sul campo, proponendo soluzioni integrate e innovative al passo coi tempi e servizi tali da guidare la transizione verde, puntando alla neutralità dei combustibili fossili in favore di fonti di energia rinnovabile.

L’Italia nella TOP10 mondiale dell’edilizia sostenibile

L’Italia si colloca al nono posto nella classifica pubblicata dall’U.S. Green Building Council (USGBC), tra i dieci migliori Paesi al mondo per edifici certificati LEED nel 2022. Si tratta di un risultato davvero molto prestigioso, che manifesta concretamente lo sforzo messo in campo per accelerare il percorso di transizione verso uno sviluppo pienamente sostenibile nel settore edile. Si tratta di un traguardo di grande impatto, che si pone in continuità con quanto conseguito negli anni precedenti. Nel 2022 in Italia sono stati certificati 96 progetti LEED per una superficie totale di oltre 1,34 milioni di metri quadrati lordi.

La certificazione LEED, acronimo di Leadership in Energy and Environmental Design, è un certificato di valenza mondiale che valuta l’impatto ambientale di un’opera tramite criteri relativi alla progettazione, costruzione e manutenzione. Viene fornita dall’USGBC ed è composta da varie sottocategorie,  seconda che ci si riferisca ad edifici già costruiti oppure di nuova costruzione.

Un edificio, perché possa ottenere la certificazione LEED, deve soddisfare precisi requisiti di efficienza energetica, inerenti a vari aspetti (igiene ambientale, sostenibilità del luogo dove è ubicato, tecnologia), e ogni categoria deve avere almeno un punteggio minimo richiesto.

Il certificato LEED è stato introdotto allo scopo di promuovere i seguenti obiettivi ecologici:

  • Ridurre le emissioni mondiali
  • Utilizzare materiali bio-sostenibili
  • Promuovere la biodiversità
  • Proteggere le risorse d’acqua
  • Rendere più salubri gli ambienti
  • Per essere in linea con i requisiti della certificazione, un immobile deve:
  • Utilizzare tecnologie all’avanguardia
  • Avere un impatto ambientale moderato ed essere in armonia col contesto
  • Usare materiali eco-sostenibili
  • Proteggere il benessere fisico degli utenti
  • Ottimizzare l’utilizzo d’acqua
  • Utilizzare fonti energetiche rinnovabili

La certificazione LEED ha un approccio olistico perché non prende in considerazione le singole categorie di risparmio energetico, ma ne considera la relazione vicendevole. Per ottenere la certificazione energetica LEED bisogna dimostrare di possedere requisiti ben precisi, riguardante queste categorie:

  • Energia e Atmosfera
  • Acque, Materiali e Risorse
  • Salute Ambientale Interna
  • Qualità delle Acque
  • Sostenibilità del Sito
  • Innovazione nella Progettazione
  • Progetto Regionale
  • Energia Rinnovabile

Nel corso degli anni, dunque, l’Italia è riuscita a confermare la propria presenza all’interno della classifica individuata dall’USGBC a livello internazionale. Si tratta di un chiaro segnale di un cambiamento culturale che diviene sempre più convinto e radicato, generando una crescente domanda di edifici green certificati, capaci di ridurre l’impatto ambientale, garantendo la salute e il benessere delle persone che li vivono.

Stiamo assistendo al concretizzarsi di una dinamica transizione verso un ambiente costruito capace di minimizzare il proprio impatto in attuazione degli obiettivi del Green Deal europeo al 2050. È unn percorso, quello verso un’edilizia compiutamente a emissioni zero, che in Italia viene ulteriormente stimolato anche da specifici provvedimenti legislativi emanati proprio in questi ultimi anni, quali i Criteri Ambientali Minimi e dalle procedure di rendicontazione richieste per gli investimenti nell’ambito del PNRR.

La presenza dell’Italia nella classifica pubblicata dall’USBGC è il riconoscimento della corretta direzione degli investimenti sostenuti, è necessario ora consolidare sforzi e risorse per accelerare il cambiamento verso un’edilizia sempre più sostenibile e climaticamente neutrale.

PER APPROFONDIRE:

Genea a sostegno delle imprese campane su contributi a fondo perduto

L’avviso è rivolto alle grandi, piccole e medie imprese e presenta una dotazione complessiva di € 50.000.000,00, di cui:

  • € 5.000.000,00 a valere sui rientri della programmazione del POR FESR 2007/2013 (destinati con priorità alle Grandi imprese e, in subordine, alle Piccole e Medie Imprese);
  • € 45.000.000,00 a valere sull’Azione 2.1.1 del PR Campania FESR 2021-2027“Riqualificazione ecologica dei processi di produzione e miglioramento della sostenibilità energetica di imprese” (destinati esclusivamente alle imprese piccole e medie).

Le agevolazioni previste riguardano investimenti volti alla realizzazione di impianti di efficientamento energetico e di produzione di energia da fonti rinnovabili, articolati nelle tipologie di INTERVENTI AMMISSIBILI, qui di seguito riportati (art.5 DD n.54 27/01/2023):

  • LINEA A: EFFICIENTAMENTO DEI SISTEMI PRODUTTIVI E DELLE STRUTTURE DELLE IMPRESE (rifasamento elettrico, coibentazione involucro opaco, sostituzione serramenti, sostituzione impianti di riscaldamento, sistemi di monitoraggio, efficientamento sistema di illuminazione, etc.)
  • LINEA B: IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FER DELLE IMPRESE (impianti fotovoltaici con o senza accumulo, impianti solari termici, impianti idroelettrici, impianti geotermici, etc.)

Gli investimenti finanziabili devono prevedere un programma di spesa ammissibile di importo non inferiore a € 150.000,00 e non superiore a € 2.000.000,00.

INTENSITÀ CONTRIBUTIVA (art.8 DD n.54 27/01/2023): dal 45% al 80%.

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE (art.9 DD n.54 27/01/2023): le domande di agevolazione potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del giorno 13 febbraio 2023 e fino alle ore 12:00 del giorno 13 aprile 2023, esclusivamente dal titolare/legale rappresentante dell’impresa richiedente, ed unicamente attraverso identità digitale (SPID o CNS) a lui intestata.

CRITERI DI SELEZIONE (art.10 DD n.54 27/01/2023): i punteggi saranno attribuiti alle domande sulla base dei criteri qui di seguito riportati

  1. Caratteristiche e adeguatezza dei soggetti proponenti in relazione al tipo di intervento che si intende realizzare (punteggio max 10);
  2. Concreta misurabilità della riduzione delle emissioni inquinanti e del risparmio energetico complessivo proposto (punteggio max 10);
  3. Ottimizzazione del risparmio conseguito (punteggio max 20+25+15);
  4. Contributo alla promozione dello sviluppo sostenibile (punteggio max 5);
  5. Componente giovanile/femminile (punteggio max 3);
  6. Rating di legalità (punteggio max 2).

La selezione delle domande avverrà attraverso una procedura a graduatoria mediante l’attribuzione di un punteggio sulla base sei suddetti criteri di valutazione. Saranno ammesse a finanziamento le domande che avranno riportato un punteggio uguale o superiore a 45 punti.

Genea curerà l’affiancamento alle imprese che presenteranno domanda, occupandosi di:

  1. analisi degli interventi che massimizzano la possibilità di accesso ai contributi;
  2. valutazione progettuale preliminare degli interventi;
  3. stima dei costi di intervento;
  4. diagnosi energetica;
  5. esecuzione delle opere (previa aggiudicazione del finanziamento).

 

Per approfondire:

http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=136712&ATTACH_ID=205081

Al riparo dal freddo: le buone pratiche di Genea per il giusto comfort termico

Genea propone alcune semplici regole di comportamento, che aiutano a rispettare la normativa sulla climatizzazione degli uffici e delle abitazioni e a risparmiare sui consumi, senza rinunciare al comfort.

Nel particolare momento storico che stiamo vivendo, caratterizzato da un’emergenza energetica di importanza globale e aggravata da problematiche come la guerra in Ucraina e il conclamato surriscaldamento globale, il caro dell’energia (e, di conseguenza, delle bollette) rappresenta un problema ad oggi ancora molto caldo.

Non esiste una soluzione semplice a questo problema enormemente complesso, tale da poter risolvere la dipendenza del nostro Paese da produttori esteri e porci al riparo dal rincaro del prezzo delle materie prime che stiamo subendo da mesi.

Al fine di rispettare i requisiti normativi per la climatizzazione degli uffici e di evitare sprechi energetici e costi inutili in bolletta, è importante acquisite alcune consapevolezze che influiscono profondamente sul comfort termico, a partire dalla circostanza per la quale per ogni grado in più si aumenta il consumo di combustibile di circa il 5-10%.

La temperatura sale di 1-2 °C quando una persona permane all’interno di una stanza per circa mezz’ora. In genere è quindi sufficiente regolare la temperatura ambiente attorno ai 18 °C per ottenere un comfort adeguato all’interno degli uffici.

Non bisogna risaldare o raffrescare gli ambienti che restano vuoti, ma solo quelli che sono effettivamente necessari; questo accorgimento permette notevoli risparmi energetici. Anche nelle sale riunioni che vengono utilizzate saltuariamente, è opportuno spegnere sempre il riscaldamento alla fine di ogni riunione.

Se gli uffici sono suddivisi in locali separati, tenere chiuse le porte in modo da climatizzare solo l’ambiente dove si lavora.

Se in inverno si percepisce troppo caldo nell’ambiente, non bisogna comunque aprire le finestre, ma chiedere di abbassare la temperatura di riscaldamento. Allo stesso modo, in estate bisogna tenere sempre le finestre chiuse quando l’impianto di condizionamento è acceso; se fa troppo freddo, fare alzare la temperatura impostata.

Per cambiare l’aria degli ambienti, basta aprire le finestre per pochi minuti, è infatti controproducente tenere le finestre socchiuse per ore.

Durante la stagione estiva è consigliabile impostare la temperatura ambiente non oltre sei gradi in meno rispetto a quella esterna: oltre a ridurre i consumi di energia, si evitano escursioni termiche dannose per la salute.

Spegnere l’aria condizionata almeno mezz’ora prima di uscire dall’ufficio, per risparmiare energia e potersi adattare progressivamente alla temperatura esterna.

Deumidificare gli ambienti, soprattutto nelle zone ad alta umidità, può bastare per ottenere il comfort necessario agli ambienti ufficio, senza necessariamente mettere in funzione il condizionamento per abbassare la temperatura.

Con queste premesse e in vista dell’ingresso nel periodo più freddo dell’anno, Genea vuole esaminare alcune situazioni derivanti dall’improprio utilizzo dei nostri impianti di riscaldamento, al fine di ottimizzare i consumi energetici e ridurre gli sprechi, salvaguardando il nostro portafoglio e il nostro ecosistema ambientale.

  1. Effettuare la corretta e regolare manutenzione agli impianti di riscaldamento

Una corretta regolazione ed una periodica manutenzione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento consentono la sensibile riduzione dei consumi, con una conseguente diminuzione della spesa sostenuta e una garanzia di sicurezza: a partire dalla caldaia, della quale andranno controllati i parametri di combustine, fino alla pulizia dei singoli elementi dell’impianti (terminali di radiazione, batterie, filtri, etc.).

In Italia è stata messa a punto una normativa per regolare l’esercizio, il controllo e la manutenzione degli impianti termici sia delle caldaie sia dei climatizzatori (in continua evoluzione per adeguarsi alle direttive dell’Unione Europea):

  • DPR 16 aprile 2013 n.74: vengono definiti i criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua per usi igienici e sanitari;
  • DM 10 febbraio 2014: si introducono e si definiscono il nuovo modello di libretto di impianto per la climatizzazione degli ambienti e il rapporto di controllo di efficienza energetica.
  1. Attenzione alle tende, agli spifferi e agli ostacoli in generale

La presenza di elementi ostativi alla corretta circolazione interna dell’aria calda rappresenta una delle prime cause di spreco (sia in termini energetici che economici): è opportuno non nascondere i radiatori (o altri terminali dell’impianto) con tendaggi o comunque ostacolare, anche parzialmente, il passaggio del calore in tutti gli ambienti. Attenzione anche all’impatto degli spifferi d’aria fredda provenienti dall’esterno (soprattutto in quelle abitazioni con presenza di infissi datati), che potrebbero vanificare l’azione dell’impianto di riscaldamento. A tal proposito sarebbe ideale procedere con la sostituzione integrale dei serramenti, oppure, tramite un approccio sicuramente meno esoso, allocare presso i davanzali e le soglie dei balconi dei paraspifferi adesivi facilmente reperibili in commercio.

  1. Installazione delle valvole termostatiche e dei pannelli isolanti

Le valvole termostatiche sono un dispositivo di facile installazione da applicare direttamente sui caloriferi, in grado di regolare e, quindi, limitare, il consumo dell’ACS per il riscaldamento, consentendo di riscaldare maggiormente gli ambienti freddi rispetto a quelli già caldi. L’adozione delle valvole termostatiche consente di abbattere i consumi e le relative spese di funzionamento di circa il 15% e, dunque, contenere gli sprechi su larga scala per tutta la stagione invernale.

Inoltre, applicare uno strato di pannelli isolanti in punti strategici, ad esempio dietro i termosifoni, in modo da ridurre al minimo la dispersione di calore, rappresenta una soluzione non soltanto economica, ma anche di facile messa in opera.

  1. Eseguire una corretta zonificazione degli ambienti

Il riscaldamento degli ambienti interni non dovrebbe essere uniforme. Infatti, in alcuni casi, alcuni di essi rimangono inutilizzati e, perciò, è possibile evitare di riscaldare alcune stanze (oppure riscaldarle soltanto in determinate fasce orarie), che ridurrà sicuramente l’impatto energetico globale. Risulta di fondamentale importanza scegliere a priori e con giusta cognizione di causa la corretta temperatura che si desidera all’interno degli ambienti (una variazione di un solo grado produrrà un impatto molto significativo sul consumo energetico e, quindi, sulla bolletta).

 

PER APPROFONDIRE:

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

  • DPR 16 aprile 2013 n.74
  • DM 10 febbraio 2014

Il cappotto termico: a ogni edificio il proprio

L’isolamento a cappotto rappresenta una soluzione molto diffusa e vantaggiosa in termini di risparmio economico ed energetico da cui dipendono direttamente il benessere e il comfort interno, la resa degli impianti, le emissioni di gas serra, etc.

Scegliere il giusto cappotto termico equivale ad assicurare alte prestazioni di efficienza energetica a lungo termine, che consente di intervenire sulla preesistenza in modo poco invasivo: operando esclusivamente sulle pareti esterne, il cappotto non riduce le dimensioni degli ambienti interni e la loro vivibilità, pur garantendo la massima riduzione dei ponti termici e risolvendo problematiche legate all’umidità interstiziale delle pareti (e, quindi, ai fenomeni di condensa).

Non esiste una regola univoca di progettazione, bensì il professionista dovrà prendere in considerazione una serie di aspetti, tra cui la struttura morfologica e tecnologia dell’edificio, la zona climatica di appartenenza, valutando la fattibilità dell’intervento (in termini di ritorno economico e di miglioramento delle prestazioni energetiche), la compatibilità con la struttura esistente, lo spessore da realizzare e la tipologia di isolante da impiegare, il budget disponibile per l’intervento, etc. che orienteranno la scelta verso le esigenze specifiche caso per caso.

La scelta del materiale isolante rappresenta il punto di partenza di un buon progetto di efficientamento energetico. Le caratteristiche principali da prediligere per assicurare i giusti requisiti prestazionali sono:

  • durevolezza, cioè la capacità del materiale di contrastare la formazione di rotture e/o deformazioni sotto l’azione di determinate sollecitazioni (il fattore tempo, speso trascurato, rappresenta un elemento di interesse primario per la scelta del giusto materiale);
  • resistenza al fuoco, valutata secondo i principi di resistenza e reazione al fuoco, classificata dalla F (peggiore) alla A1 (migliore) secondo quanto indicato dalla norma UNI EN 13501-1/2009 (Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione – Parte 1);
  • resistenza alle sollecitazioni termiche invernali e estive;
  • permeabilità al vapore acqueo o traspirabilità, ovvero la capacità del materiale di resistere al passaggio di vapore acqueo e, quindi, evitare fenomeni di condense superficiali e/o interstiziali e comparsa di muffe sulle pareti (più piccolo e il valore e maggiori saranno le prestazioni del materiale isolante);
  • conducibilità termica, cioè la capacità del materiale di “trattenere” il calore ed evitare dispersioni verso l’esterno (minore è il suo valore e maggiore sarà il potere isolante);
  • costo: la fattibilità tecnica non può trascendere da quella economica, infatti materiali molto prestazionali (e molto costosi) come l’aerogel vengono spesso impiegati per piccole porzioni dell’edificio.

È evidente che, in aggiunta ai sopra citati requisiti prestazionali, sarà cura del progettista prendere singolarmente in esame ogni caso e scegliere la combinazione di fattori migliore.

Non esiste, infatti, un materiale isolante che soddisfi contemporaneamente i parametri ecologici, prestazionali e che sia al contempo anche poco costoso. Infatti, solitamente, alcune caratteristiche si escludono a vicenda (come ad esempio le caratteristiche di porosità e impermeabilità).

Vi sono però alcuni aspetti da considerare che già in prima valutazione “indirizzano” sulla scelta: ad esempio su un vecchio edificio con problematiche di umidità di risalita non sarà davvero consigliabile optare per un isolante che abbia un alto valore di traspirabilità (come i pannelli in EPS, XPS, poliuretano, etc.), perché potrebbe addirittura aggravare il danno (volendo suggerire un paragone, sarebbe come avvolgere una spugna bagnata dentro un involucro di plastica non traspirante).

Esistono in commercio materiali naturali come la lana di pecora, oppure la fibra di legno, altamente compatibili con le tecnologie costruttive tradizionali (grazie alla loro caratteristica porosità, che li rende capaci di assorbire e rilasciare l’umidità della struttura) e facilmente reperibili sul mercato. Si prestano molto bene per installazioni di coperture (o pareti) ventilate, controsoffitti e pavimenti e sono completamente riutilizzabili (perché biodegradabili), per quanto siano svantaggiosi in termini di economia dell’intervento e facilità di posa in opera.

Un’altra macro-categoria riguarda la famiglia degli isolanti sintetici, largamente più diffusi della tipologia naturale, grazie alla loro facilità di posa in opera e alla possibilità di riutilizzo (salvo che non vengano accoppiati con altri materiali e che non abbiano residui di colla oppure di sporco in generale). Appartengono alla categoria le fibre di poliestere, polistirene espanso, poliuretano espanso, polietilene espanso. Nonostante il basso costo e la facilità di messa in opera e alle buone caratteristiche di inerzia termica (basti pensare che le prestazioni termiche di un cappotto da 10 cm in poliuretano equivalgono ad oltre 18 cm di cappotto realizzato in fibre di legno), risultano pericolosi in caso di incendi se non debitamente trattari con finitura ignifuga.

Gli isolanti di origine minerale, infine, sono completamente naturali (quindi biodegradabili e facilmente riutilizzabili) e rappresentano una valida soluzione per tutti quei casi in cui si è in presenza di umidità: resistenti all’attacco di microrganismi, batteri e muffe, garantiscono un buon isolamento termico di elementi verticali e orizzontali e la loro traspirabilità, per quanto rappresentano una soluzione tecnologica nient’affatto economica. Le tipologie maggiormente impiegate sono la lana di vetro, la lana di roccia, l’argilla espansa, la perlite espansa, la vermiculite e i feltri.

FONTI

 

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

  • UNI EN 13501-1/2009 (Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione – Parte 1)

DL Aiuti quater: pubblicato il nuovo decreto per sostenere famiglie e imprese. La nostra analisi.

È stata pubblicata nella gazzetta ufficiale la legge 13 gennaio 2023 n. 6 di conversione del Decreto Legge n. 176 del 18 novembre 2022 concernente “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica”.

Il testo finale ha assorbito il Decreto-legge n.176 del 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 18/11/2022, e prosegue sulla scia tracciata dai precedenti “Decreti Aiuto”, prorogando alcune delle disposizioni in essi contenuti e prevedendo diverse novità per famiglie e imprese (anche in vista della Legge di Bilancio 2023).

Il DL è stato varato dal Governo italiano con l’intenzione di supporto alle imprese e alle famiglie colpite dalle conseguenze economiche della pandemia di COVID-19. Il governo ha stanziato risorse per 9,1 miliardi di euro provenienti dall’extragettito fiscale autorizzato dal Parlamento per finanziare interventi contro il caro energia.

Gli aggiornamenti più recenti riguardano varie misure strategiche: i contributi a fondo perduto per le imprese, il sostegno per la liquidità attraverso prestiti garantiti dallo Stato, i crediti d’imposta per le spese di sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, il sostegno al reddito per i lavoratori autonomi e le partite IVA, moratorie sui finanziamenti e sui mutui per le imprese e le famiglie, il sostegno all’affitto per le attività commerciali.

Queste sono solo alcune delle misure previste dal DL, il quale ha l’obiettivo di aiutare le imprese e le famiglie a far fronte alle difficoltà economiche causate dalla pandemia e sostenere la ripresa economica del Paese.

Nel dettaglio alcune principali novità del Decreto Aiuti quater riguardano:

  1. Conferma dei bonus energia e rateizzazione delle bollette (artt. 1-3)

Al fine di contrastare l’aumento dei prezzi agli effetti dell’incremento dei costi dell’energia, le imprese residenti in Italia potranno richiedere la rateizzazione, in un minimo di 12 ed un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo compreso tra il 01/01/2021 e il 31/12/2021, per i consumi effettuati dal 01/10/2022 al 31/03/2023 e fatturati entro il 30/09/2023, coperta da garanzia statale fino al 90% tramite S.A.C.E.

La rateizzazione decade in caso di inadempimento di due rate anche non consecutive. L’adesione al piano di rateizzazione è alternativa alla fruizione dei crediti d’imposta relativi al terzo trimestre 2022 per le imprese energivore, gasivore e non (art. 1 D.L. n. 176/2022 e art. 1 D.L. n.144/2022).

  1. Superbonus (art. 119, D.L. n. 34/2020) e anticipazioni della Legge di Bilancio 2023 (art.9)

Anticipazione della rimodulazione al 90% per le spese sostenute nel 2023 per i condomini e introduzione della possibilità di accedere, anche per il prossimo anno, al beneficio da parte dei proprietari di singole abitazioni, a condizione che si tratti di prima casa e si trovino sotto una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno innalzandole in base al quoziente familiare).

Il superbonus si applica invece al 110% fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022. Per i condomini il 110% si applica per chi delibera in assemblea e presenta documenti (Cilas) entro il 25 novembre 2022, mentre diventa del 90% per coloro che non hanno deliberato in assemblea fino ad oggi, in considerazione del decreto aiuti quater.

  1. Norme in materia di procedure di affidamento dei lavori (art. 10)

Il comma 1 dell’art. 10 modifica l’art. 1, comma 1, lett. a), del Dl. n. 32/2019, convertito con Legge n. 55/2019 (cd. Decreto “Sblocca Cantieri”) e prevede che, al fine di rilanciare gli Investimenti pubblici e di facilitare l’apertura dei cantieri per la realizzazione delle Opere pubbliche, per le procedure per le quali i Bandi o gli Avvisi siano pubblicati successivamente al 19/04/2019 e fino al 30/06/2023, i Comuni possano procedere senza il ricorso alle Centrali di committenza o alle Stazioni Uniche appaltanti.

 

Normativa di riferimento:

  • DL 176/2022Decreto Aiuti quater”
  • Legge n. 6 del 13 gennaio 2023

 

FONTI:

https://m.flcgil.it/attualita/pubblicata-in-gazzetta-ufficiale-la-legge-di-conversione-del-decreto-legge-aiuti-quater.flc

https://www.informazionefiscale.it/IMG/pdf/gu.pdf

https://www.mef.gov.it/inevidenza/Approvato-Decreto-aiuti-quater-su-proposta-ministro-Giorgetti/

https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2022/11/29/superbonus-abi-soluzione-dl-quater-non-risolutiva_f6069b2c-add6-4f97-ba29-6df3b6e7becb.html

https://www.informazionefiscale.it/decreto-aiuti-quater-novita-testo#d

https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/11/19/decreto-aiuti-quater-mappa-novita

https://www.entilocali-online.it/decreto-aiuti-quater-in-g-u-le-misure-di-sostegno-per-contrastare-il-caro-energia-inclusi-interventi-rivolti-anche-agli-enti-locali/

Scambio di auguri natalizi tra Genea ed Handball Lanzara

Si è svolta presso la sede salernitana di Genea Consorzio Stabile, la consueta cerimonia di scambio di auguri per Natale con una delegazione della Genea Handball Lanzara.

Il presidente Grimaldi ha voluto fare di persona gli auguri e i complimenti a tutta la squadra, elogiando il progetto che si conferma vincente ed il lavoro svolto sia dal presidente Sica, sia dal mister Manoilovic, sia dagli atleti e da tutte le componenti il sodalizio, alla luce dei grandi risultati ottenuti fino ad oggi.

Per far sentire la concreta vicinanza alla squadra, hanno partecipato in massa i componenti della famiglia Grimaldi patron dell’azienda Genea, nelle persone di Angelo, Vincenzo, Gaetano e Giuliano , questi ultimi due ex atleti della Genea Handball Lanzara, oltre al presidente Domenico Sica, il mister Nicola Manoilovic, il capitano Antonio Milano, Daniele Munda e Carlo Milano.

Il management di Genea ha ringraziato tutti i membri della squadra, si è dichiarato in grande sintonia con il modello Sica-Manoilovic, esortando i giovani atleti ad applicarlo anche nella vita, il lavoro metodico, duro e soprattutto lo spirito di squadra paga sempre, d’altronde è lo stesso metodo adottato da Genea stessa nella professione.