L’iniziativa, prima della associazione A.R.T.E., vuole essere un primo momento di confronto tra i vari attori (Istituzioni, Tecnici, Amministratori e Imprese) della filiera dell’edilizia, da troppo tempo ormai interessata da un clima caotico, a scapito della qualità degli interventi effettuati. Se a ciò si aggiunge che il rapporto 2014 della Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) ha registrato che le emissioni primarie di particolato da edifici sono da due a tre volte superiori di quelle da trasporti, risulta chiaro che è necessario provare a mettere ordine nel settore cercando al contempo di promuovere progetti di riqualificazione energetica integrata per gli edifici esistenti al fine di ridurre drasticamente le emissioni in ambiente: la recente normativa sembra andare proprio in questa direzione.

I vincoli mondiali sulle emissioni atmosferiche nonché le normative europee sempre più stringenti impongono anche al nostro Paese una politica energetica che punti decisamente al risparmio di risorse naturali oltre che all’efficientamento del patrimonio edilizio esistente che, è bene ricordare, è tra i più vecchi ed energivori d’Europa.
Il nuovo quadro normativo italiano in materia comporta, pertanto, un radicale mutamento di approccio negli interventi di manutenzione degli edifici. A seguito dell’entrata in vigore, lo scorso ottobre, dei Decreti Ministeriali 26 giugno 2015, la manutenzione straordinaria degli immobili esistenti deve, infatti, necessariamente fare i conti, anche in caso di interventi su di una sola porzione del fabbricato o sugli impianti, con la riqualificazione energetica del manufatto.

Ma il mondo dell’edilizia è veramente pronto?
I proprietari di immobili conoscono i vantaggi derivanti da interventi di riqualificazione energetica, gli amministratori del patrimonio immobiliare sono a conoscenza dei nuovi compiti loro assegnati, i tecnici sono pienamente consapevoli delle responsabilità a cui sono chiamati e le imprese che realizzano gli interventi di riqualificazione energetica sono pronti alla nuova sfida?
Il Convegno vuole, appunto, essere un primo momento di confronto su tali temi, ritenendo la associazione A.R.T.E. che le risposte a tali quesiti vadano ricercate in un percorso condiviso tra i vari attori della filiera.

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Il sistema di GENEA è incentrato sostanzialmente su un know how che viene da lontano. Il capostipite ha iniziato ad operare nel campo dell’edilizia nei primi anni del secolo scorso. Una delle aziende socie del CONSORZIO GENEA, è stata fondata nel 1951 dal figlio e, da allora si è mantenuta al passo con i tempi, coadiuvata a sua volta, dai suoi due figli, anch’essi affascinati dal settore edile e dalla tradizione che sentivano e sentono di dover continuare ad affermare, con professionalità ed innovazione.